L’occidente, imperialista e genocida, è nudo

Ormai non possono più nascondere la loro debacle clamorosa in Ucraina.

Non serve avere il quasi monopolio dei social media,

non serve più mentire sistematicamente con falsi e vergognosi ribaltamenti dei fatti,

l’evidenza irrompe clamorosamente in scena e travolge la pletora di opinionisti d’accatto, pseudo giornalisti, influencer e lacché di ogni risma che, al soldo dell’elite si affannano a dipingere l’Ucraina e la junta nazista insediata dai servizi occidentali con il golpe di Maidan di dieci anni fa, come le vittime del conflitto scatenato due anni fa dalla criminale aggressione della Russia,

ignorando clamorosamente le migliaia di vittime civili nel Donbass sin dal 2014, il massacro di Odessa alla casa dei sindacati, esecuzioni mirate contro i dissidenti, leggi e politiche razziali con cui sono stati messi al bando partiti, organizzazione sindacali, lavoratori e pensionati (privati di stipendio e ogni assistenza sanitaria) e società civile, che si oppongono alla nazificazione dell’Ucraina.

L’evoluzione dello scontro militare,

la palese asimmetricità – aldilà di ogni artificio mediatico per adulterare la realtà sul campo – dei rispettivi obiettivi reali del sedicente (azioni terroristiche sistematiche contro civili e infrastrutture civili) aggredito e del presunto aggressore (denazificazione dell’Ucraina, smantellamento e distruzione delle infrastrutture militari e dei sistemi d’arma continuamente “donati” dall’occidente,

l’entità insopportabile delle perdite di vite umane, un milione e mezzo e forse anche parecchio di più tra le file dell’esercito ucraino e dei “volontari nato” e non meno di diverse decine di migliai di militari russi,

impongne e provoca una doccia fredda agli artefici delle narrazioni ufficiali sulle sorti future e progressive dell’Ucraina e sulla imminente vittoria di cui seguitano a vaneggiare mentendo a se stessi e al mondo.

Perfino Jorge Mario Bergoglio se ne è accorto, seppure in modo manicheistico e poco coraggioso:

https://www.rsi.ch/play/tv/-/video/un-estratto-dellintervista-a-papa-francesco-1?urn=urn:rsi:video:2091800

Anziché un pusillanime e manieristico esercizio di stile, sarebbe stato utile e necessario rivolgere l’appello alla pace e al negoziato – prima che le cose volgano al peggio – ai governi americano, francese, inglese, alla kommissione ue, e ancor prima, ai padrini e burattinai globalisti che muovono pedine e marionette occidentali nelle istituzioni politiche, finanziarie e nei media.

Perché Bergoglio, redivivo don Abbondio, evita di rivolgersi direttamente ai committenti e pianificatori della carneficina ucraina?

Per una sola volta aderiamo alla sua richiesta di pregare per lui,

preghiamo il Signore affinché Bergoglio si ravveda autenticamente,

preghiamo affinché spenda il suo ruolo e le sue energie per condannare le mistificazioni e gli infingimenti – sul conflitto in Ucraina – di cui è stato complice,

perghiamo affinché Bergoglio abbia il coraggio di puntare il dito contro i mandanti, i responsabili e gli esecutori del conflitto per procura in Ucraina contro la Russia.

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